Come di consueto, a fine stagione cercheremo di tirare le somme.
Prima stagione a 10, combattuta fino alle ultime giornate. Le squadre hanno dato il massimo, hanno lottato per ogni posizione raggiunta. Tutti i partecipanti hanno dimostrato di meritare e onorare la lega più dura d'Italia.
La Nocerina dopo anni di alti e bassi trova la formula giusta e porta a casa il tricolore.
Mai come quest'anno tutte le squadre, o perlomeno le prime 6 sembravo equivalersi; tra queste sei sorelle solo la squadra di Schiavo non ha mostrato falle, conducendo il campionato sempre nelle prime posizioni, senza periodi bui. Schiaccia il campionato in volata con 8 vittorie consecutive che chiudono i conti con tre giornate di Anticipo.
I protagonisti scudetto sono stati quelli che non ti aspetti a inizio anno: Storari (passato alla Samp evitando i gol subiti dal Milan) il fedelissimo Kjaer, Lazzari, Valdes passando per Santana (sempre pronto nelle sfide decisive) Nenè e Matri (più prolifici di Totti e Toni)
L'ultima squadra a mollare è stata come al solito il vecchio Rapid Vienna che si difende dalle accuse di pochi magic punti collezionati facendo presente che l'inizio di stagione non fu dei migliori. Nelle prime 6 giornate il Rapid aveva collezionato solo 2 punti, poi arrivò Marchetiello e moltiplicò le ore di lavoro, solo i più forti resistettero. C'era più sangue sul campo di allenamento del Rapid che al colosseo e così uscivano fuori i vari Gillet, Barreto, Tiribocchi, Burdisso, Maicon. Ma l'allenamento di Marchetiello aveva una pecca, non lasciava spazio ai giocatori più delicati (come Pato, Giovinco, Ranocchia...) Il Rapid fu colpito da mille infortuni, ma grazie agli innesti di Almiron ed Hernandez e grazie ad un grande Jovetic tornò a vincere, dimostrando ancora alla serie Azz che il Rapid non muore mai. Argento e applausi
Si riconferma vincente anche la Paganese di mister Striano che sulle ali di Di Natale conquista i play-off classificandosi come quinta (non il massimo per una squadra con Dinho Cambiasso e Sorrentino in organico). Ma nel corso della competizione dimostra di essere un vecchio lupo di mare, mettendo nel sacco Salernitana Chelsea e Napoli.
Terzo trofeo per il guru di Pagani
Parliamo adesso del Chelsea. Napoletano sembrava aver trovato quest'anno il bandolo della matassa grazie ai suoi corposi investimenti porta a Londra Vucinic Miccoli Mannini Cossu e tanti altri (l'unica delusione il capitano Fabio Quagliarella). A Londra è un altra musica, arriva la Champions League, arrivano gol e vittorie a raffica, ma dopo una stagione da protagonista si trova solo al terzo posto. Ciruzzo il temerario ha evitato la retrocessione, un grande passo avanti per la sua tormentata carriera
Un'altra squadra protagonista di un'esaltante stagione è stata di certo la Salernitana di Navarra, la vera enfant terrible della serie azz. Debutta in questo nuovo campionato mettendo paura a tutti, parecchie le intuizioni, ma troppe le delusioni, soprattutto quelle bianconere. La Salernitana si mantiene a metà classifica per tutta la stagione per poi lanciarsi in uno scatto finale che brucia Paganese e Napoli (due squadre che hanno fatto la storia).
Buona la prima!
Cominciamo a parlare dei flop, cominciamo dal Napoli. Davvero una figuraccia quella di mister Faiella che per il secondo anno consecutivo non va a premi e raggiunge un impronosticabile sesto posto. Troppe le scelte sbagliate in ogni reparto, il vecchio Faiella sta soffrendo il ricambio generazionale; da quando Vannucchi Cozza e Morfeo non sono più in serie A, la società non sa più a che santi votarsi. Si aggiudica il bidone dell'anno, perde tutti gli scontri diretti e perde quell'entusiasmo che l'ha contraddistinto per anni.
Dopo essere stato scalzato dal Rapid Vienna nel ranking Azz, a Napoli c'è aria di rivoluzione.
Altro super flop è stato lo Sporting Cicalesi. Mister Matteo sembrava partito con il piede giusto, a inizio anno era la squadra più temuta (e più gufata) dai componenti della serie azz.
Dopo un mese dalla fine del campionato, ancora non si riesce a capire come abbia fatto lo Sporting a fare l'ultimo posto con giocatori come Eto'o Pazzini Snejider Criscito Biabiany Pastore Candreva, semplicemente incredibile. Troppi gatti neri sulla strada di Matteo
Una prova poco esaltante anche quella di mister Pepe, prima retrocessione della storia per il Belo Horizonte. Il Belo scopre Martinez, il solito entusiasmo di Di Vaio e Lavezzi (soffiato al Liverpool), ma paga l'annata nera dei viola e a centrocampo mancano le idee, tra Melo Sissoko e Muntari nessuno riesce a far girare la palla. Pepe perchè hai venduto Conti?
i tifosi attendono risposte
L'Evissa di Vecchione disputa un buon campionato, ma nonostante i prodigi del principe non riesce ad andare oltre il settimo posto, conquistato in volata proprio ai danni di Liverpool e Belo. Può vantarsi di essere avanti a molte squadre nel ranking azz.
Disastro invece in casa Liverpool, dove la disarmonia tra i due soci maggioritari ha portato a gravissimi errori nella gestione di organico e finanze. Tale disarmonia ha portato col passare del tempo a una rottura. Il dg D'Alessandro lascia la società con un Liverpool ai minimi storici, A.Tipaldi cerca di mantere a galla la barca, ma i prodigi di Pepe e Jeda non bastano, arriva inesorabile la retrocessione. come il loro capitano Zarate, Superflop
- RANKING AZZ -
1# Rapid Vienna 34
2# Napoli Soccer 31
3# AG Nocerina 18
4# Paganese 14
5# Belo Horizonte 1
6# Salernitana, Evissa 0
8# Liverpool -1
9# Chelsea -4
10# Sporting Cicalesi -12